Controllare l'aria

Alieni pensieri di controllare quell'indomabile elemento, Tempo e Aria accumunati e difficili.

STRESS

7/13/20252 min read

Il piano perfetto, minimamente dettagliato e reso tale dalla considerazione anche di momenti di lavoro, relax e anche per gli imprevisti. Finisci una bella domenica mattina con la sfavillante Mappa planetaria composta davanti agli occhi, fiero come un corsaro che ha domato i mari, a letto ti corichi e pensi a isole lontane.

Mappa rilegata

Ombrelloni al vento

In lontananza le prime onde impervie, il vento si alza sulla costa e balneanti sul bagnasciuga scappano e corrono vedendo dinanzi a loro rovinati i sogni di un placido pomeriggio. Allo stesso modo nel tuo programma articolato il giorno prima, già il primo dì, la prima casella, il primo colore, già ritardi, impervi e scombinanti, accavallarsi di imprevisti, contorcersi di fallimenti, ripiegati uno sull'altro impegni inconclusi e addossati come schiacciati dal peso del tempo a disposizione, che rimane invariato e di cose da fare che aumentano. La nave sta affondando tra le onde e gli ombrelloni sulla riva volano.

Alti vorici d'acqua

Ti acquieti cullato dalle onde, ti lasci trasportare da attività infime perdendo tempo; sbalzato dal vascello che sembrava inaffondabile, lanciato fuori dal piano settimanale indistruttibile; un vortice marino ti inizia a risucchiare tra i mari sempre più profondi, preoccupazioni torbidi pensieri e tristezza ti assorbono e sprofondi lentamente in essi. Un pensiero ti distoglie, ti rinvigorisci i muscoli iniziano a gonfiarsi la tristezza è sostituita dalla rabbia e sempre più spingi con piedi e mani, con l'aria rimasta nei polmoni, e nel cuore e nella mente ancor più sprigionano pensieri di rivalsa, continui a sbracciare sempre di più. Con le forze che ti rimangono arrivi fino in superficie.

L'isola dei fiati

Svegliatoti senti ancora il rumore delle onde, ma sotto di te la sabbia ti fa da calda culla, per un attimo ti senti meglio; alzandoti dal tuo torpore di pensieri con lo sforzo fatto i acquieti per un istante. Un uomo dai grandi baffi ti accoglie sull'isola, è un uomo vecchio e consumato, ma ha ancora il vigore di un giovane negli occhi. Passi del tempo con lui: giorni, mesi o forse anni, egli ti insegna come suonare il flauto, come controllare l'aria. Quando ti senti pronto un giorno di burrasca riparti con una barca molto più piccola, con una vela bucherellata e un remo, senza equipaggio e con delle semplici provviste, con il tuo flauto intagliato, e con una mappa più dettagliata. Prima di salpare chiedi al vecchio il suo nome, egli ti risponde :"Ciao viaggiatore il mio nome è Tempo." .

Buon viaggio.